domenica 7 luglio 2013

VENTO DI GUERRA

Immobile. Ogni cosa sembra marmorizzata. O meglio, ogni cosa solida sembra essere marmorizzata. Salda poggia su di un suo simile, anch'esso saldo. Immobile, sì, ma sfuocata; come l'ombra di un fantasma, sembra voglia scomparire. Poi un fremito. Solo chi resta appeso ad un filo può ancora vibrare. Più sensibile si lascia avvolgere dal vento, scalcia sotto i suoi colpi. Ma questo che ci riscalda oggi, così afoso e denso, è un vento malsano, lascia intuire una minaccia. Qui vince il silenzio, quasi nessuno ne parla; ma i più temerari si sono lasciati sfuggire un commento: questo vento puzza di febbre...è un vento di guerra.
Un attimo in più, e poi la marcia dei soldati, cieca e monotona come loro, comincia ad imporsi sul silenzio.
Guardo il vuoto
i miei fogli volano
scompaginati da un vento di guerra.



1 commento:

  1. Bravo! Si sente il cuore, che battendo annienta e sempre vincerà il ritmo povero di gambe pesanti macchiate e marcianti.

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